Si stanno aggravando le condizioni delle villette lesionate dagli scavi del cantiere di largo Traiano. L'altro ieri i tecnici dell'impresa Cavagnis Costacurta sono dovuti intervenire d'urgenza nella villetta al civico 1 di via Appia, di proprietà di Alberto Corradin. In corrispondenza del portico adibito a veranda si è rotta una vetrata. Le schegge sono volate dappertutto. La famiglia Corradin non riesce più ad aprire porte e finestre. Il serramento danneggiato è stato puntellato con un'architrave, in maniera da scongiurare il rischio di ulteriori cedimenti strutturali. Altre famiglie vivono in uno stato di massima allerta. Quasi ovunque le crepe e le fessurazioni continuano ad allargarsi. E si amplia con cadenza giornaliera il fronte dei danneggiati: sono già ventiquattro i nuclei familiari, compresi in un raggio di 300 metri tra via Appia, via Flaminia, via Claudiana e via Capitolina, che si sono rivolti agli avvocati Gianfranco Scudier, Lucia Casella e Pierilario Troccolo per l'avvio delle pratiche risarcitorie.Dal Comune arrivano però segnali rassicuranti. Domani mattina l'ingegner Mario Berlanda, il geologo incaricato dall'amministrazione sampietrina, consegnerà la sua perizia. Sono stati comunque esclusi in maniera categorica rischi all'incolumità pubblica. Anche perchè l'impresa ha praticamente ultimato gli scavi.
Da un paio di giorni gli impianti Well Point non sono più in funzione. In attesa di verificare eventuali assestamenti del sottosuolo l'ufficio tecnico comunale ha intimato all'impresa e alla direzione dei lavori di non procedere alla costruzione del fabbricato A, ubicato nell'ala sud-ovest del cantiere. |