Sono due i ragazzi che si aggirano nei cortili delle scuole del comprensorio di Montegrotto rubando le borse dalle auto parcheggiate.

Dei loro scooter, uno nero, l'altro grigio, è impossibile rilevare il numero di targa, perché i due ladruncoli ne mascherano le cifre. Qualora si accorgano di essere stati scorti da lontano, fuggono immediatamente con brusche impennate del motorino, rendendo impossibile la cattura. Non si conosce quindi la loro identità, né la loro provenienza.

Il ripetersi di furti interessa prevalentemente la scuola elementare don Milani di Turri dove i ragazzi hanno colpito di recente, e la scuola elementare Ruzante di Mezzavia, dove si erano verificati i primi furti verso la fine dello scorso anno scolastico. Recentemente sono stati avvistati anche Due Carrare.
Marina Perozzo, direttrice della scuola materna San Giuseppe di Turri, ha pensato di inviare una lettera, firmata dal personale delle scuole e dai genitori degli alunni, al sindaco di Montegrotto, Luca Claudio, e per conoscenza al comandante dei carabinieri e al dirigente scolastico Bartolomeo Tribuna.
Nella missiva si chiede una maggiore sorveglianza da parte delle forze pubbliche che conoscono già la situazione, anche attraverso la decina di denunce presentate dalle persone derubate. Vista la scaltrezza dei ragazzi non basteranno gli avvisi in cui si chiede la collaborazione dei genitori per rilevare il numero di targa degli scooter o qualsiasi altro particolare che aiuti a ricostruire l'identikit dei due ladri. A rendere difficile la cattura dei ladruncoli il loro muoversi improvvisamente a bordo dei motorini, mezzi che facilmente riescono a dileguarsi nel traffico. Naturalmente la popolazione è ormai a conoscenza di questi improvvisi raid della mini banda.