Protestano contro un caro-mensa eccessivo ed ingiustificato e pretendono un incontro chiarificatore con il sindaco. Sono in rivolta i genitori degli alunni dell'elementare Ruzzante e della materna Arcobaleno, i due plessi maggiormente colpiti dai rincari dei buoni pasto. I familiari dei ragazzi di Mezzavia si sono riuniti sabato scorso in assemblea, respingendo al mittente le motivazioni addotte dal sindaco Claudio e dall'assessore Bordin a giustificazione degli aumenti, nel corso del recente incontro con la delegazione dei genitori. I ritocchi (900 lire a pasto alla materna, 750 lire all'elementare), decisi in sede di approvazione del bilancio 2002, avrebbero fatto il paio con quelli stabiliti dalla precedente amministrazione nel marzo scorso, portando ad un aggravio complessivo che si aggira sul 30\%, particolarmente pesante per le famiglie con più figli nel ciclo della scuola dell'obbligo.
Secondo i genitori le variazioni non sarebbero imputabili unicamente alla ditta Coges poichè la stipula dell'appalto viene perfezionata prima dell'inizio dell'anno scolastico e non si sarebbero verificati nell'ultimo trimestre significativi miglioramenti del servizio. «Già in passato - sostengono le famiglie - veniva fornita l'alternativa al menu del giorno con prosciutto e formaggio e l'uso in concessione di una lavastoviglie non può giustificare una maggiore spesa di 90 milioni». Gli aumenti sarebbero dovuti in parte anche alla lievitazione del numero dei pasti. Fino allo scorso anno la classe quinta della "Ruzzante" non osservava il tempo pieno. Adesso ci sono giornalmente una trentina di alunni in più in mensa. Con questi rincari - dicono i genitori - le famiglie rischiano di pagarsi interamente il costo del servizio, senza alcuna contribuzione da parte del Comune».
E' stata immediatamente promossa una petizione, cui sono state allegate in poche ore un'ottantina di firme. E' stato sollecitato un chiarimento pubblico con il sindaco (sabato prossimo alle 10, alla "Ruzzante") previa verifica del capitolato d'appalto. Qualora non si raggiungesse un accordo i genitori di Mezzavia si riservano di attuare altre forme di lotta. E' già stata organizzata una ridistribuzione dei vecchi buoni pasto acquistati alle tariffe dell'anno scorso. Alcune famiglie hanno addirittura minacciato di mandare i figli a scuola con i panini nello zainetto. Altre mamme avrebbero deciso di garantirsi l'auto-riduzione evitando di consegnare il buono una volta ogni quattro giorni. |