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Mercoledì 10/07/2002 - Gazzettino - Alessandro Mantovani

MONTEGROTTO Ennesimo raid teppistico, stavolta ai danni della staccionata che delimita il percorso ciclo-pedonale di via Caposeda

Vandali in azione lungo la pista ciclabile

Il sindaco lancia l’allarme: «Capita sempre a lavori appena conclusi». Accumulati finora danni per 50.000 euro

Ancora atti di vandalismo ai danni di opere pubbliche. Nella nottata tra domenica e lunedì sono stati divelti due brevi tratti della staccionata in legno della pista ciclabile di via Caposeda. I danni, stimati dall'ufficio tecnico comunale, ammontano a 4.100 euro. Ha sospetti e lancia un appello il sindaco Luca Claudio: "Il fatto è grave in sè ma è ancora più allarmante osservare che, da quando quest'amministrazione si è insediata, i vandalismi si ripetono con regolarità contro i lavori appena completati. Difficile pensare ad una serie di semplici circostanze. Di questa situazione ho avvisato con una lettera la compagnia carabinieri di Abano e il Prefetto di Padova. Faccio appello a tutti i cittadini affinché vigilino e segnalino alle forze dell'ordine, ai vigili o al Comune tutto ciò che può essere utile a scoprire i responsabili dei vandalismi".



Il sindaco è rimasto a lungo in via Caposeda ad osservare la staccionata divelta. L'ultimo atto vandalico della serie. La staccionata si impennava fino a due metri d'altezza. "Segno che qualcuno è andato lì con un mezzo adatto a compiere l'impresa, non bastava un calcio per riuscirci. Non capisco proprio quale imbecille possa accanirsi contro un'opera che ha per obiettivo la sicurezza di pedoni e ciclisti. È morto anche un bambino su quella strada l'estate scorsa" dice con amarezza e rabbia Claudio.



Preoccupa il fatto che gli episodi continuino a ripetersi. I raid vandalici hanno finora comportato per le casse del Comune un esborso aggiuntivo di 50 mila euro.



"La serie - ricorda il primo cittadino - ha avuto inizio con il furto dei fari che avevamo fatto installare per illuminare villa Draghi. Poi è stata distrutta, divelta e bruciata in una notte, la staccionata del sentiero Gaissmayr. Per tre volte sono stati bloccati i lavori in via Manzoni perché qualcuno si è divertito a rompere le pietre della pavimentazione. L'isola pedonale è stata conclusa con un mese di ritardo. Ci hanno rotto pure la lastra in trachite in Corso Terme. Per due volte è stata distrutta la casetta degli attrezzi del cantiere della pista ciclabile di via Caposeda. Tutto questo non può essere un caso".



Anche dal punto di vista statistico, rileva il sindaco, non c'è comune che abbia una simile incidenza di danneggiamenti di opere pubbliche. Non vi sono sospetti sulle responsabilità ma è stata data disposizione alla polizia municipale di intensificare i controlli. Idem per i carabinieri.

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