Ha assunto connotazioni politiche l'estenuante braccio di ferro tra il dirigente scolastico Bartolomeo Tribuna e le cinquecento famiglie che ne vogliono l'allontanamento. Se ne è avuta la riprova in consiglio comunale quando il capogruppo di maggioranza Arcangelo Asquino ha apertamente criticato l'operato del sindaco Claudio, reo di aver sollecitato l'intervento del ministro Moratti e del Prefetto. "E' stata una sua iniziativa personale - sottolinea Asquino - che personalmente non condivido. Il Comune deve rimanere estraneo a questa vicenda. Il dirigente va giudicato unicamente sul piano professionale". Sintonizzato sulla stessa lunghezza d'onda anche il consigliere regionale Leonardo Padrin: "Apprezzo - dice - la posizione di Asquino. La politica non può avere atteggiamenti invasivi nei confronti di ogni ambito della società, tantomeno quando è evidente la personalizzazione della questione. E le istituzioni devono avere rispetto delle istituzioni. Spero - conclude Padrin - che presto l'intera vicenda torni ad essere solo un chiacchiericcio da mercato e che, se vi sono elementi concreti, assuma la dimensione di un procedimento amministrativo nel quale sia chiara l'accusa e l'accusato". Altri autorevoli esponenti del centrodestra la pensano come Asquino. Dopo la pubblicazione degli esiti dell'ispezione regionale, gli assessori Pellizzari e Tasinato hanno espresso tutta la loro solidarietà al dirigente. |