Hanno lavorato un po' troppo con la fiamma ossidrica. Sono riusciti ad aprire la cassaforte ma hanno bruciato parte delle banconote, hanno fatto scattare lo spray antifurto e l'impianto antincendio. Pių danni che bottino č il risultato dell'intrusione della scorsa notte nell'Ufficio postale di via Scavi, di fronte al Centro Congressi di Montegrotto.
I malviventi hanno prima scassinato la saracinesca che chiude la porta di accesso all'ufficio nell'area del pubblico. L'area non č protetta dall'impianto di allarme e, come dimostrato, č il punto pių debole delle Poste. Una volta entrati con le bombole di acetilene, i ladri si sono messi al lavoro con il cannello ossidrico aggredendo la parte posteriore della cassaforte collegata allo sportello del prelievo automatico. Hanno impiegato un bel po' di tempo per vincere la resistenza dell'acciaio. Ma i malviventi non hanno fatto i conti con il calore sprigionato dalla fiamma. All'interno del forziere sono cominciate a bruciare le banconote. Per di pių il denaro č stato irrorato dalla vernice sprigionata dal dispositivo antifurto. Quando i ladri hanno aperto lo sportello, una nuvola di fumo li ha investiti. Ed č scattato l'impianto antincendio, collegato con la centrale operativa dei carabinieri. Mancava poco alle quattro. Sul posto, in una manciata di minuti, sono arrivate le "gazzelle" della Radiomobile di Abano oltre ai vigili del fuoco. Ma i ladri hanno fatto in tempo a svignarsela abbandonando gli arnesi da scasso. Fortunatamente non č divampato l'incendio.
All'appello, da un primo sommario conteggio, mancherebbero circa 16 mila euro. La somma comprende anche le numerose banconote distrutte dal calore e danneggiate dalla vernice. Oltre al considerevole danno alla struttura |