Maggioranza consiliare in bilico. Per la prima volta dall'inizio della legislatura il sindaco Luca Claudio ha visto assottigliarsi il numero dei suoi sostenitori. Poteva contare su appena otto voti, uno in più di quelli necessari a garantire il numero legale. Tra improvvisi mal di pancia e assenze diplomatiche mancavano all'appello due pezzi da novanta dell'esecutivo. All'annunciato forfait dell'assessore Nicola Pellizzari (Udc), che diserta da tempo l'attività amministrativa, si è aggiunto quello del vicesindaco Paola Greggio. Che non ha partecipato ai lavori consiliari assieme all'altra esponente del correntone doroteo di Forza Italia, il consigliere con delega all'istruzione Luisa Bresciani (l'altro assente, il consigliere Elvio Turlon, era invece trattenuto altrove da impegni di lavoro). L'assenza delle due esponenti azzurre non può che essere interpretata come una dichiarazione di guerra al sindaco. La ritirata delle truppe dorotee sarebbe stata ordinata dal direttivo in seguito alla decisione di nominare il consigliere Walter Belluco (Nuovo Psi) in commissione edilizia. Fedelissimo del primo cittadino, Belluco aveva ricevuto qualche mese fa la delega all'edilizia privata. Ma non aveva alcun titolo per presiedere la commissione edilizia. Una lacuna che è stata colmata l'altra sera. All'interno di Forza Italia la scelta del consigliere socialista non è stata accettata di buon grado. Anche l'opposizione (Ulivo e Lega Nord) ha alzato la voce ricordando come la commissione edilizia debba essere formata da tecnici ed esperti del settore. A difendere il candidato ha provveduto l'assessore Massimo Valandro. Belluco sarebbe stato prescelto in quanto profondo conoscitore del territorio sampietrino. Al momento del voto i cinque consiglieri di minoranza hanno abbandonato l'aula in segno di protesta.
In precedenza era stato Aldo Trescato (Lega) a dare fuoco alle polveri con un'interrogazione al sindaco. Chiedeva chiarimenti sul bollettino di Forza Italia che aveva scatenato un pandemonio in città. Secondo Trescato alcune affermazioni dei dirigenti azzurri erano condivisibili. Evidente il riferimento agli amministratori che curerebbero interessi particolari piuttosto che quelli della collettività. Secca la replica di Claudio che li ha definiti giudizi "scellerati e al limite della querela". |