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Mercoledì 13/11/2002 - Gazzettino - Luca Ingegneri

MONTEGROTTO La proposta degli ulivisti: petizione popolare per due domeniche per raccogliere mille firme

«Tagliamo le tasse ingiustificate»

Cognolato: «La giunta non ha speso il ricco avanzo in opere pubbliche, sperperandolo altrove»

Una petizione popolare per sollecitare l'eliminazione di tasse ingiustificate. E' la provocatoria proposta lanciata dall'associazione culturale "Montegrotto Terme che vogliamo", alla vigilia del confronto consiliare sul bilancio di previsione 2003 del Comune. Attivisti e simpatizzanti dell'Ulivo allestiranno per due domeniche consecutive (17 e 24 novembre) dei banchetti per la raccolta delle firme in piazza Roma, in piazza I Maggio, sul piazzale della chiesa di Mezzavia e in piazza Libertà, nella frazione di Turri (dalle 9 alle 13. Con identiche modalità la petizione verrà riproposta anche in piazza Mercato, in occasione del mercato settimanale del giovedì (21 e 28 novembre). "Il nostro obiettivo - hanno annunciato l'ex-sindaco Elvio Cognolato ed il presidente dell'associazione Gianfranco Marcadella - è quello di raccogliere un migliaio di adesioni. A tale scopo stiamo distribuendo casa per casa i volantini che sintetizzano le nostre posizioni".Il centrosinistra ripropone a grandi linee le obiezioni formulate l'anno passato allorchè i ventidue emendamenti presentati dall'opposizione vennero inesorabilmente bocciati. "Restiamo dell'idea - insiste il medico di Turri - che lo strumento di programmazione finanziaria del Comune poteva essere strutturato in maniera diversa. Era sufficiente ritoccare l'aliquota Ici sulla seconda abitazione senza toccare nè la prima casa nè l'addizionale Irpef. Per un motivo molto semplice: non sono stati inseriti a bilancio gli investimenti per le grandi opere. Noi non siamo contrari a priori ad un aumento della tassazione. Ma si possono chiedere sacrifici ai cittadini solo in cambio di importanti infrastrutture".



Quest'anno la giunta Claudio avrebbe gestito un ricco avanzo (850 milioni delle vecchie lire) oltre al miliardo e mezzo derivante dalle nuove tasse. "Non li hanno spesi - sostiene "Montegrotto Terme che vogliamo" - per piste ciclabili, fognature, marciapiedi ed illuminazione che erano state finanziate dalla precedente amministrazione. Li hanno sperperati per aumentare gli stipendi degli amministratori, per viaggi vari e costi di rappresentanza, comprese le bottiglie di spumante offerte agli anziani, per il tabellone luminoso in piazza Roma, per acquistare i ricciolini di Natale e le casette di legno oltre che per riparare alle scelte scellerate dell'assessore Bordin, come i 400 milioni della transazione con l'Elettrobeton".

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