Una mappatura acustica nei quartieri a ridosso della linea ferroviaria Padova-Bologna. L'ha elaborata l'amministrazione comunale in collaborazione con la Rete Ferroviaria Italiana spa. Lo ha annunciato in Consiglio comunale l'assessore Massimo Bordin, qualche tempo fa al centro di una polemica con un gruppo di cittadini di Mezzavia, cui era stato promesso, durante la campagna elettorale dell'anno scorso, che il problema dei rumori sarebbe stato risolto velocemente.
Da anni ormai condomini e villette di via Einaudi, via De Nicola e via Croce sono costretti a convivere con i sibili dei treni lanciati ad oltre 200 chilometri orari. Per installare le barriere antirumore a Mezzavia servirebbero però svariati milioni di euro. Una spesa che evidentemente il Comune non è in grado di affrontare con i suoi magri bilanci. Con la mappatura acustica è stato almeno compiuto il primo passo.
«La relazione tecnica - ha spiegato Bordin - descrive la procedura adottata per valutare l'entità del rumore generato dal traffico ferroviario e la sua propagazione nelle aree circostanti. Il risultato dell'analisi è stato riportato su mappe che evidenziano le zone in cui viene stimato il superamento del limite previsto dalla norma».
Il Dpr del '98 individua una fascia territoriale di pertinenza ferroviaria pari a 250 metri per ciascun lato di infrastruttura, a partire dalla mezzeria dei binari esterni. L'ambito di rispetto viene ulteriormente suddiviso in due parti: la porzione più vicina alla ferrovia, della larghezza di 100 metri, viene denominata "fascia A", l'altra, larga 150 metri, è definita "fascia B".
Il condominio "La Serenissima", collocato a poche decine di metri dalla linea ferroviaria, ricade nella "fascia A" per la quale sono fissati valori limite di 70 decibel in orario diurno e di 60 decibel durante la notte.
«In attuazione di un decreto ministeriale del 2000 - precisa Bordin - abbiamo già individuato le aree dove si rileva il superamento dei limiti previsti. Si tratta di due fasce, variabili in larghezza, che fiancheggiano la linea ferroviaria nel suo percorso sul territorio comunale. È previsto che gli oneri per l'installazione delle barriere siano a carico degli enti gestori dei trasporti. Solleciteremo quindi la Rete Ferroviaria Italiana spa a provvedere ad un progetto organico di bonifica acustica per il rispetto dei limiti di rumore individuati dalla legge». |