Montegrotto Terme Dopo averli derubati li hanno anche beffati. Trovando perfino il tempo di arrampicarsi sulla pianta di cachi del giardino, mangiandosene fin quasi a spanciarsi. Al punto da lasciarne tre, quasi per scherno, sopra il tettuccio della Punto, accanto alle chiavi utlizzate per aprire gli sportelli ed impadronirsi dell'autoradio.
Nel mirino dei ladri è finita la bifamiliare di via Campagna Bassa 42 in cui abita la famiglia di Alberto Albertin. I malviventi, dopo avere estratto come ormai da copione il cilindretto della serratura della porta d'ingresso, sono penetrati nel soggiorno e nelle altre stanze dell'abitazione, scorrazzando liberamente fino ai bordi del letto nella camera dei padroni di casa, dove si sono impossessati dei monili in oro custoditi nel portagioie appoggiato sul comò. Senza risparmiare la tuta da ginnastica e le scarpe da tennis del capofamiglia, finite nel sacco insieme al contenuto dei portafogli, trovati vuoti nell'erba del giardino.
"Avevo il cellulare sopra il comodino, ma evidentemente quello a loro non interessava", è l'amara constatazione della padrona di casa. Quel che più fa rabbia è che abbiano potuto agire indisturbati senza che nessuno abbia sentito nulla. "Gestiamo un esercizio pubblico, siamo rientrati alle due di notte - racconta la donna -. Alle sei mia figlia di 14 anni si è alzata per prepararsi la colazione, è scesa ed ha trovato la porta spalancata. Ha lanciato un urlo, così ci siamo alzati tutti". Oltre ad Alberto Albertin e alla moglie in casa c'erano infatti anche i due figli, la ragazzina quattordicenne ed un bambino di sei anni. Nessuno si è accorto di nulla. Neppure i due pastori tedeschi dei vicini hanno abbaiato.
Il valore complessivo del bottino si aggora sui 1.500 euro. |